GIOVANI COPPIE Stampa

VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ

 

La Bibbia afferma: "Due uomini camminano forse assieme se prima non si sono accordati?" (Amos 3:3). Una giovane coppia cristiana dovrebbe porsi questa domanda prima di decidere di percorrere la strada della vita insieme. Su quali cose ci si deve accordare? Fino a che punto è bene “somigliarsi” e quando è meglio essere “diversi”? Gli studiosi dei fenomeni sociologici, tra i quali rientra anche il rapporto di coppia, affermano che più si è simili, maggiore è la speranza che un matrimonio riesca, sebbene secondo il luogo comune siano "gli opposti ad attrarsi".

 

I fattori da prendere in considerazione per verificare la compatibilità di una coppia sono più di uno, certamente importanti sono quelli religiosi, etnici, socio-culturali, generazionali, oltre che caratteriali. Naturalmente l'incidenza di questi fattori varia da caso a caso, tuttavia nessuno dovrebbe ignorarli.

 

Fattori religiosi

Per i credenti dovrebbe essere il fattore più importante, perché la fede religiosa è l’elemento che più di ogni altro determina l'esistenza di un individuo. Abramo dimostrò di esserne cosciente quando fece giurare al suo servo di non prendere per moglie a Isacco una delle figlie dei Cananei (Genesi 24:1-3). Nella storia d'Israele il problema dei matrimoni misti si presentò molte volte, dato che vi era il timore, rivelatosi peraltro sempre fondato, che gli israeliti si facessero trascinare all'idolatria dal coniuge con un'altra fede (Neemia 13:26, 27).

Quanto è giusto sposare una persona di fede diversa con la segreta speranza che si converta alla propria? Questo non tanto perché è statisticamente dimostrato che soltanto una percentuale molto bassa riesce a ottenere un simile risultato, quanto perché in qualche modo significa fare violenza alla coscienza altrui. Dopo aver accolto scientemente nella propria vita una persona di fede diversa, è iniquo rinfacciargliela o anche solo farle continue e improprie pressioni, perché l’altro avrà tutto il diritto di ribattere: “Quando ci siamo sposati, sapevi qual era la mia religione”.

Naturalmente le cose stanno diversamente per chi si converte quando è già sposato, in questo caso bisogna applicare quello che insegna l’apostolo Paolo: “…se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; e la donna che ha un marito non credente, s’egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito” (1 Corinzi 7:12-13). Per non costruire un matrimonio sbagliato, nel quale il Signore abbia il governo della vita di una sola parte, è necessario evitare sin dall’inizio sentimenti che alla fine prendono sempre il sopravvento sulla ragione (2 Corinzi 6:14-18).

Tuttavia, è proprio vero che per riuscire in un rapporto di coppia basta avere semplicemente la stessa fede e frequentare un’unica chiesa? Evidentemente no, è importante possedere anche una stessa visione spirituale. Infatti, se uno dei fidanzati desidera compiere una scelta di maggiore consacrazione e servizio cristiano, potrà realizzarla se la persona che gli sta al fianco non ha la medesima visione? Una coppia cristiana deve prendere atto che un’eventuale scelta vocazionale richiede l’assenso di entrambi. Chi sente il forte desiderio di servire il Signore dovrebbe innanzitutto preoccuparsi di farlo sapere alla persona che gli sta a cuore, parlandole francamente, se non vuole essere mancante davanti a Dio o portare infelicità nella vita dell'altro (Luca 14:20). Purtroppo sono tanti i giovani che, prima attivamente impegnati nell'opera del Signore, quando contraggono matrimonio finiscono per farsi assorbire totalmente dalla famiglia e dal lavoro, trascurando l’aspetto vocazionale.

 

Fattori socio-culturali

A prima vista questo soggetto può sembrare spiacevole, ma a costo di rinunciare a un po’ di poesia e romanticismo bisogna dire che avere consapevolezza dell’esistenza di fattori che influenzano la vita dal punto di vista sociale non può che aiutare un rapporto. Sono considerati fattori sociali la nazionalità, la cultura, la professione, l'età.

È dimostrato che quando il rapporto tra due persone inizia in ambienti “comuni”, che potrebbero essere ad esempio il luogo di lavoro, la scuola, la chiesa, è più facile che abbia cose da condividere che facciano da collante, viceversa quando vi sono elementi di diversità sociale, questi finiscono per costituire con il tempo differenze insormontabili. Se una coppia è composta di persone di nazionalità diversa, ma vi sono differenze culturali anche fra regioni di uno stesso Paese, ci deve essere disponibilità a conoscere e accettare una parte del mondo dell'altro e a non pretendere, invece, che uno dei due rinunci completamente alla propria cultura. Non affrontare la questione è nutrire la segreta speranza che l'altro finisca per “annullarsi”, creando così tensioni destinate ad aumentare con il tempo, soprattutto se arriveranno dei figli e ognuno cercherà di educarli orientandoli verso il proprio mondo.

Altri elementi d’incompatibilità sociale dalle conseguenze imprevedibili sono il differente grado d'istruzione, di condizione economica, di posizione sociale. Una coppia deve avere la capacità di interagire culturalmente e questo non dipende tanto dal grado di formazione di ognuno, quanto dall’apertura mentale. Non è importante avere lo stesso titolo di studio, è importante capirsi e interagire con soddisfazione reciproca. Una persona dal grande intelletto difficilmente sarà appagata dal rapporto con una persona “mediocre”, che a sua volta sarà continuamente frustrata nel tentativo di essere all'altezza della situazione. Non si tratta di sollevare il problema della posizione sociale o delle prospettive economiche, si tratta di accertarsi che vi sia la reale possibilità di vivere insieme, capirsi, migliorarsi. Da ultimo, ma non per importanza, è bene considerare anche il fattore generazionale, l'età della coppia, perché ogni età ha i suoi interessi e le sue gioie.

 

Fattori caratteriali

Infine, uno dei pericoli maggiori nel rapporto di coppia è l’incompatibilità caratteriale. Naturalmente, in una coppia cristiana non dovrebbero mai esserci delle "incompatibilità insanabili", tuttavia bisogna ammettere che il problema esiste e che soltanto lo Spirito Santo può rendere veramente serena la convivenza di due persone. Scopo della Sua azione è trasformare il carattere e rendere il credente sempre più simile all'immagine di Cristo, quindi “compatibile” con l’amore per il prossimo (2 Corinzi 3:18). Più il carattere dei coniugi si avvicinerà a quello di Cristo, più la loro compatibilità aumenterà.